I messaggi vocali che registri e poi cancelli alle 3 del mattino

 
Muro nero con graffiti “Hope is dead” e luna crescente, simbolo di vulnerabilità e pensieri oscuri

Muro nero con scritta “Hope is dead” e luna, immagine di sfogo notturno e fragilità nascosta

13 Luglio 2025

Spoiler: il tuo telefono ha più traumi di una seduta di terapia.

Cornice narrativa: 10 note vocali. Durata totale: 47 minuti. Inviate: 0. Cancellate: tutte. Ricordate: per sempre.

1. "Bro, non mi sei mancato. Mi hai triggerato ogni santo giorno."

Durata: 3:42 minuti. Registrato dopo aver visto la sua storia su IG con quella.

Stai lì, alle 3:17, con la voce roca e gli occhi che bruciano per lo screen time. Parli al telefono come se fosse il tuo psicologo gratuito. "Sai cosa ti dico? Non mi sei mancato manco per un secondo. Mi hai solo rotto il cazzo ogni volta che qualcuno mi chiedeva di te."

Poi fai quella pausa drammatica da film indie, ti schiarisci la voce e continui: "Tipo, la gente pensa che sia nostalgia, ma è solo il mio cervello che non processa le red flag. È come quando continui a premere un livido per vedere se fa ancora male. Spoiler: sì, fa ancora male, ma ora è colpa tua."

Premi stop. Riascolti. Suoni troppo vuota. Troppo vera. Troppo... fottutamente precisa. Cancelli tutto e ti metti a scrollare TikTok fino alle 6.

2. "Non sono stata ghostata. Tu mi hai unfollowato dalla tua vita mentre ero ancora nel tuo feed."

Durata: 2:15 minuti. Registrato mentre guardavi le sue visualizzazioni delle storie.

"Okay, facciamo chiarezza una volta per tutte," inizi con quel tono da true crime podcast che usi quando sei incazzata nera. "Non sono sparita. Non ho fatto la main character che se ne va sbattendo la porta. Tu mi hai semplicemente... unfollowato. Nella vita vera."

Ti alzi dal letto, inizi a camminare per casa come una pazza: "Tipo, ero lì. Fisicamente presente. Ma tu mi guardavi come se fossi una storia già vista, uno di quei contenuti che skippa perché non ti interessano più. E la cosa più fottuta? Che io continuavo a postare per te. Continuavo a esistere sperando che tu mettessi almeno un like."

Pausa. Respiro. "Ma sai cosa? Essere ignorata da qualcuno che hai amato è peggio che essere bloccata. Almeno il block è una scelta netta. Questo è solo... crudeltà gratuita."

Cancelli. Ovviamente.

3. "So che mi stai prendendo in giro. E la cosa peggiore è che pensi che io sia troppo scema per capirlo."

Durata: 4:33 minuti. Registrato dopo l'ennesima scusa patetica.

Inizi direttamente senza saluti, perché tanto è un monologo: "Fra, mi stai prendendo per il culo e lo sai. E io lo so. E tu sai che io lo so. È tipo un gioco perverso dove tutti fanno finta che l'altro non capisca le regole."

Ti siedi sul pavimento del bagno perché è l’unico posto dove non ti senti giudicata: "Tipo, 'Scusa non ho visto il messaggio' quando hai le spunte blu attivate. 'Ero occupato' quando ti ho visto attivo su WhatsApp per ore. 'Non volevo farti aspettare' quando mi hai lasciata in read per giorni."

La voce ti si incrina, ma continui: "La cosa che mi triggera di più è che tu pensi che io sia così disperata da accettare anche le tue bugie. Che io sia così affamata di attenzioni da mangiarmi anche le briciole che mi butti. E sai cosa? Forse hai ragione. Forse sono diventata così patetica."

Riascolti. Ti fai schifo. Cancelli tutto e vai a fumare una sigaretta alle 3:30 del mattino.

4. "Ogni volta che ti difendo, mi do una pugnalata alla schiena da sola."

Durata: 1:58 minuti. Registrato dopo aver litigato con la tua migliore amica che ti ha detto la verità.

"Okay, reality check," inizi con voce tremula. "Oggi Gaia mi ha detto che sono una cogliona. Testualmente. E io mi sono incazzata con lei. CON LEI. Con l'unica persona che mi dice la verità in faccia."

Fai una pausa per riprenderti: "Ma che persona di merda sono diventata? Difendo uno che mi tratta come una spare tire contro chi mi vuole davvero bene. È come se ogni volta che apro bocca per giustificarti, io mi tradissi un po' di più."

La voce si fa più dura: "Tipo, 'È fatto così', 'Ha paura di impegnarsi', 'Non sa esprimere i sentimenti'. Ma che cazzo di Netflix original è la mia vita? Non siamo in una rom-com dove il danneggiato emotivo alla fine ti sceglie. Questa è la vita vera, dove i red flag restano red flag."

Cancelli perché ammettere di avere torto fa troppo male.

5. "Non voglio che mi ami. Voglio solo che smetti di farmi credere che lo fai."

Durata: 3:15 minuti. Registrato mentre cancellavi le vostre foto insieme.

"Senti, dobbiamo parlare di questa cosa del fake love," inizi con tono documentaristico. "Non mi serve che tu mi ami. Lo giuro. Non sono così disperata. Ma smetti di vendermi illusioni come se fossi una dodicenne che ci casca."

Ti fermi davanti allo specchio, ti guardi mentre parli: "Tipo, i tuoi 'Ti voglio bene' a caso. I tuoi 'Sei speciale' quando hai bisogno di qualcosa. I tuoi 'Non so cosa farei senza di te' quando ti senti in colpa. È tutto così... performativo. È amore da Instagram story, tutto filtri e niente sostanza."

La voce si incrina: "Sarebbe più onesto se mi dicessi 'Ti tengo qui perché mi fa comodo'. Almeno potrei decidere se voglio essere la tua emotional support person o se voglio avere una vita mia."

Cancelli. Poi riapri Instagram. Vedi una sua storia. Il ciclo ricomincia.

6. "Sto più sola con te che senza di te. E questo è il tipo di solitudine che ti cambia per sempre."

Durata: 5:01 minuti. Registrato sdraiata sul pavimento della cucina.

"Okay, storytime," inizi con voce piatta. "Stasera eravamo insieme. Fisicamente. Nello stesso letto. E io mi sono sentita così sola che ho controllato se fossi diventata invisibile."

Fai una pausa, senti il silenzio della casa: "È diverso dalla solitudine normale. Quella fa male, ma è onesta. Questa è solitudine con il gaslighting. È sentirsi dire 'Ma come fai a sentirti sola? Io sono qui' quando 'qui' significa solo corpo presente, mente altrove."

La voce si fa più intensa: "È realizzare che potresti morire domani e l'unica cosa che noterebbe è che non c'è nessuno a fare la spesa. È capire che conosce meglio il tuo corpo che la tua anima. È essere intimate strangers."

Ti alzi, vai in bagno, ti guardi allo specchio: "E la cosa più fottuta? Che questa solitudine ti cambia. Ti fa dubitare di tutto. Ti fa pensare che il problema sei tu, che pretendi troppo, che non sai amare."

Cancelli. Torni a letto. Lui dorme. Tu no.

7. "Non voglio dimenticarti. Voglio che tu capisca che cazzo hai fatto."

Durata: 2:44 minuti. Registrato dopo l'ennesimo 'devi andare avanti'.

"Allora," inizi con tono sarcastico, "oggi mia madre mi ha detto di 'superarti'. Mia sorella mi ha detto di 'voltare pagina'. Il mio psicologo mi ha detto di 'elaborare il lutto'. Ma sapete cosa? Io non voglio superare un cazzo."

Cammini per casa come una furia: "Voglio giustizia. Voglio che tu ti svegli alle 3 del mattino e realizzi che hai perso la persona migliore che hai mai avuto. Voglio che tu capisca che non puoi trattare le persone come oggetti usa e getta."

La voce diventa più vulnerabile: "Voglio le scuse che non arriveranno mai. Voglio che ammetti di avermi fatta a pezzi. Voglio che ti prendi la responsabilità di avermi trasformata in questa versione di me che non riconosco."

Pausa lunga: "Ma le persone che ti fanno più male sono quelle che non si rendono conto di farlo. E questo è il dolore più sadico: essere invisibile anche nella tua sofferenza."

Cancelli. Ovviamente.

8. "Mi sono abituata a essere infelice. E questo mi terrorizza più di qualsiasi altra cosa."

Durata: 4:12 minuti. Registrato mentre guardavi coppie felici su TikTok.

"Confessione:" inizi con voce monotona. "Ho sviluppato una tolleranza alla tristezza. Tipo, letteralmente. Come quando bevi troppo e non ti fa più effetto. Così, ma con l'infelicità."

Ti siedi sul letto, voce che diventa più seria: "All'inizio protestavo. Chiedevo di più. Pretendevo di meglio. Poi ho iniziato a abbassare l'asticella. Prima poco, poi sempre di più. Ora mi accontento di briciole e penso che sia abbondanza."

Pausa per riflettere: "La cosa che mi spaventa di più è che quando qualcuno mi tratta bene, io penso che ci sia sotto qualcosa. Sono diventata allergica alla felicità. Ho disimparato a riconoscere l'amore vero."

La voce si spezza: "È come se mi fossi riprogrammata per accettare il minimo. Ho fatto downgrade della mia vita emotiva e ora non so più come si fa a essere felici. È questo il vero danno: non quello che mi hai fatto, ma quello che mi sono fatta da sola per sopravvivere a te."

Cancelli. Poi ordini cibo spazzatura.

9. "Non mi stai ascoltando. Stai aspettando il tuo turno per parlare di te."

Durata: 3:27 minuti. Registrato dopo una cena dove hai parlato per 3 minuti su 120.

"Esperimento sociale," inizi con tono da scienziata pazza. "Oggi ho cronometrato. Hai parlato per 117 minuti. Io per 3. E quei 3 minuti erano risposte a domande su come stavi tu."

Fai una pausa strategica: "Ma la cosa più allucinante è che tu non te ne sei accorto. Per te è normale. È come se io fossi un NPC nella tua vita. Un personaggio secondario che esiste solo per farti domande e ascoltare le risposte."

La voce diventa più incazzata: "Ho testato la cosa. Ho inventato una storia completamente falsa su di me. Risultato? Niente. Annuivi, ma non avevi sentito una parola. Sei come un jukebox rotto che suona sempre la stessa canzone: te."

Conclusione amara: "La cosa più triste è che io continuo a cercare di interessarti alla mia vita. Come se fossi in competizione con te stesso per la tua attenzione. È pateticamente surreale."

Cancelli. Poi spegni il telefono.

10. "Ti ho amato così tanto che sono diventata complice della mia autodistruzione."

Durata: 6:18 minuti. Registrato con le lacrime agli occhi.

"Ultimo messaggio," inizi con voce rotta. "Domani cancello il tuo numero. Domani smetto di controllare se sei online. Domani inizio a dire quello che penso davvero."

Lunga pausa per riprendere fiato: "Ma stasera voglio dire una cosa. Ti ho amato così tanto che ho dimenticato di amare me stessa. Ho protetto i tuoi sentimenti mentre tu calpestavi i miei. Ho scelto la tua pace invece della mia verità."

La voce si fa più forte: "Ogni volta che ti ho giustificato, mi sono tradita. Ogni volta che ti ho difeso, mi sono pugnalata. Ogni volta che ho taciuto, sono morta un po' di più. Ho fatto di me la complice della mia stessa distruzione."

Pausa drammatica: "Ma sai cosa? Sono stanca di essere la vittima della mia gentilezza. Sono stanca di amare persone che non sanno amarmi. Sono stanca di salvare bozze invece di inviare verità."

Voce decisa: "Quindi domani inizia una nuova era. L'era in cui la mia voce è più forte del mio amore. L'era in cui clicco 'invia' invece di 'salva'. L'era in cui scelgo me."

Questa volta non cancelli.

La salvi.

Per sempre.

Fine delle trasmissioni notturne.

Domani inizia il giorno in cui le tue verità non restano più nel notes.

Domani inizia il giorno in cui la tua voce diventa più importante del tuo amore.

Domani inizia il giorno in cui smetti di essere gentile con chi non lo merita.

Nota finale per le mie girls: Se ti riconosci in questi vocali notturni, sappi che non sei pazza. Non sei esagerata. Non sei troppo sensibile. Sei solo una persona che ha amato troppo qualcuno che non sapeva ricambiare. Ma il bello delle 3 del mattino è che dopo arriva sempre l'alba. E tu meriti di vedere la luce.

I vocali possono aspettare. La tua felicità no.

Press play sulla tua vita. Press delete sui tuoi traumi.

Il tuo healing journey inizia ora.


 
 
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